Il castello
ristorante al castello
Un angolo di "Paradiso"...

secondo la tradizione locale,l'origine del nome è esplicata delle parole del gesuita Ferrari.
"Er piccol castello o asilo di un'antica famiglia nei tempi che dominava le seguenti frazioni. Se avveniva che alcun rivale o nemico fosse sorpreso, qui si traduceva, nè più mai alto si sapeva.
-iti sono in paradiso- diceva la gente del luogo. I paesani fecero il nome e ci conservarono la tradizione."

La villa è posta sulla riva destra dell'Adda; fu di proprietà del conte Parravicini. In una magnifica posizione, vi si possono godere incantevoli panorami; anche il medioevale castello di Trezzo sull'Adda non sfugge all'occhio.
Questa villa fu fabbricata alla fine del secolo XVI dai gesuiti e da loro tenuta fino al 1773, quando la compagnia fu soppressa da Giuseppe II.
Fu poi demolita dal nobile Gaetano Bughi, all'inizio del 1800, per trovare tesori. Il volgo dice che essa aveva tante camere quanti sono i giorni dell'anno.
Vi è ancora una piccola chiesa dedicata a S. Ignazio.
Qui vi morì il vescovo Mons. Caccia Dominioni.
Nel 1918 la Nonna Raffaella ritirò la Villa e da allora la generazione Stucchi ne è sempre stata proprietaria, già a quei tempi essa aveva una locanda, poi dal 1925 rinasce come complesso adatto ad accogliere ospiti in un ambiente rilassante in un'atmosfera d'altri tempi.